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Leicester, UK, 05.05.2015
Antonio De Vecchi, 43 anni, nato a Torino, vive a Leicester in Gran Bretagna dal 2003. Ha aperto la sua gelateria "Gelato Village" il 22 agosto 2014.

Durante un viaggio in Egitto con alcuni amici ha iniziato a prendere in considerazione l'idea di dare un cambio netto alla suacarriera lavorativa, così, insieme a Daniele Taverna, ha deciso di portare avanti il progetto di aprire una gelateria a Leicester.

Ha seguito due settimane di corsi alla Carpigiani Gelato University con il Maestro gelatiere Gianpaolo Valli. Dopo il corso, Antonio, Daniele e un altro amico, Peter Rodgers, subentrato come investitore, hanno iniziato a pianificare e hanno contattato Carpigiani UK.

Da quel momento hanno lavorato a stretto contatto con Tommy Carrigan di Carpigiani UK e con il designer Lorenzo Rosa, per dotarsi di attrezzatura, vetrina e per ridisegnare l'ambiente. Dopo alcuni mesi di duro lavoro, grazie al prezioso aiuto del docente CGU Cristian Bonfiglioli e di Matteo Carloni, la nuova gelateria ha preso vita!

Quando hai deciso di aprire una gelateria? È sempre stato un tuo sogno o è una decisione che hai preso all’improvviso?

Ho sempre amato il gelato, soprattutto quello di qualità. Essere in grado di produrre il mio gelato, conoscere il lato scientifico che c’è dietro è un sogno diventato realtà!

Perché hai deciso di produrre e vendere proprio il gelato?

Perché è un prodotto italiano favoloso, è arte, rappresenta una lunga tradizione, non c’è mai fine all’immaginazione. Ma prima di tutto, perché non c’è nulla che renda felici le persone come un buon gelato.

Come sei venuto a conoscenza della Carpigiani Gelato University? Come mai hai deciso di iscriverti alla CGU?

Se non ricordo male, ho sentito parlare per la prima volta della CGU in un servizio della BBC riguardante Bologna. Stavo prendendo in considerazione il fatto di dare una svolta decisiva alla mia carriera: imparare l’arte di produrre gelato artigianale si è rivelata un’opzione molto interessante.




Qual è la mission della tua Gelateria?

La nostra mission è quella di promuovere l’”Italian Style” e soprattutto quella di dare ai nostri clienti l’opportunità di godersi un buon gelato artigianale italiano. È anche un modo per far capire che le cose semplici sono le migliori quando vengono fatte con passione e consapevolezza.





A che cosa ti sei ispirato per scegliere il nome della tua gelateria?


Abbiamo scelto il nome che desse il maggior senso di benvenuto, che comunicasse l’idea di una comunità di persone che vogliono passare del tempo insieme. Volevamo anche affermare una cosa: il gelato è la nostra specialità, quindi, Gelato Village è il posto giusto per le persone che la pensano come noi!

Raccontami della tua giornata tipo in gelateria.

Una giornata tipica inizia un paio di ore prima dell’orario di apertura, mettendo tutto in ordine e iniziando la preparazione di gelato e sorbetto. La maggior parte dei giorni ci rechiamo al nostro mercato locale per acquistare la frutta più fresca per i nostri sorbetti. Poi è tutta questione di dettagli, passando del tempo a parlare con i nostri clienti, spiegando loro che cosa facciamo, allenando il nostro favoloso “conista”, ascoltando cosa la gente si aspetta da noi, pensando a come potremmo migliorare le cose, costantemente.
Una visita o una telefonata alla nostra fattoria di fiducia, la quale ci fornisce latte e panna che pensiamo possano essere i migliori prodotti inglesi per la produzione del gelato, è un’attività abituale.
Il giorno passa velocemente e in un attimo è già arrivato il momento di pianificare cosa fare domani!

Qual è l’aspetto del tuo lavoro che ti piace di più?

Vedere gli occhi e le facce dei bambini allineati contro il vetro dell’espositore dei gusti, sbalorditi di ciò che riescono a vedere. Oppure, ricevere il “grazie” di un cliente soffidfatto.

Qual è il tuo gusto preferito?

Probabilmente è Sorbetto al Cioccolato: è pura delizia al cioccolato!

C’è un gusto che ti piace fare più di tutti?

È il Bönet, deriva dall’antica ricetta di un budino piemontese: cioccolato, amaretti, nocciole (100% Tonda Gentile IGP, ovviamente!) e un goccio di rhum. Dice tutto sul Piemonte, la regione italiana da cui proveniamo.

Qual è il gusto preferito dei tuoi clienti?

Di solito era la vaniglia, ora siamo orgogliosi di dire che è il pistacchio! Molti dei nostri clienti ci dicono di non avere mai assaggiato un pistacchio così buono. “Certo” rispondiamo noi “Usiamo solo il pistacchio migliore, proveniente da Bronte, in Sicilia!”

Nel Paese in cui lavori il gelato artigianale è conosciuto? O viene confuso con il gelato industriale?

Si, questo è il nostro principale obiettivo: spiegare la differenza tra “gelato” e “ice cream”. Molti ancora credono che “gelato” in italiano sia l’equivalente di  “ice cream”.
Dobbiamo anche spiegare che il nostro gelato è artigianale, fatto a mano nel nostro laboratorio che sta dietro al bancone. Troppe persone qui hanno provato solo il gelato industriale!



Come comunicare l’artigianalità del tuo prodotto?

Il nostro laboratorio e il modo in cui produciamo il gelato possono essere visti attraverso le finestre nel negozio e dalla strada.
Stiamo anche lavorando per una campagna di marketing incisiva per comunicare questo importante aspetto del nostro prodotto.

Secondo te qual è la chiave del successo di una gelateria?

Sapere capire le esigenze dei propri clienti e allo stesso tempo essere in grado di offrire qualcosa di nuovo.
Dimostrare di sapere fare qualcosa di più (e meglio) rispetto ai tuoi concorrenti ed essere in grado di comunicarlo in maniera efficiente.
L’abilità di proporre qualcosa di nuovo costantemente.

Come comunichi con i tuoi clienti e come ti fai conoscere? Usi molto i social network?

È necessario parlare molto faccia a faccia. Anche essere presenti all’interno del negozio è molto importante e noi usiamo molto anche i social network: sono strumenti molto utili per comunicare con i clienti e allo stesso tempo con altre imprese simili alla nostra.

Come e quanto è cambiata la tua vita da quando hai aperto la tua gelateria?

È cambiata molto. Ora il lavoro rappresenta un impegno 7 giorni alla settimana per quasi 24 ore al giorno.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Vorresti aprire altri punti vendita?

Ci piace fare le cose fatte bene, che è anche il modo migliore per andare avanti il più a lungo possibile…
Ma sicuramente prenderemo in considerazione l’idea di aprire altri punti vendita in futuro.

Qual è il messaggio/il consiglio che daresti agli studenti in corso alla CGU o a chiunque volesse intraprendere la carriera di gelatiere?

Sarà un duro lavoro, terminare i corsi alla CGU è solo il punto di partenza. C’è molto da imparare e ogni giorno porterà nuovi stimoli e nuove cose da apprendere. Avrete bisogno del supporto di altre figure professionali. Le lezioni non finiscono mai! Dall’altro lato, con grande passione e devozione, avrete la possibilità di realizzare i vostri sogni e di portare le vostre idee e il vostro stile all’interno del mondo del gelato.
Abbiate un sogno, credeteci: sarà un duro lavoro ma tutti gli sforzi verranno ripagati!

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